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La mitigazione del rischio idraulico in bacini costieri con casse di espansione in linea: approccio integrato per il dimensionamento

Il progetto di ricerca si inserisce nell’ambito della difesa idrogeologica del territorio ed è finalizzato alla definizione di adeguati criteri progettuali delle casse di espansione in linea. In questo contesto, le comuni metodologie di dimensionamento idraulico delle casse di espansione prevedono l’applicazione di procedure speditive, che si basano sulla definizione a priori di idrogrammi di progetto, oltre che su alcune ipotesi semplificate, quali l’ipotesi di riempimento statico della cassa, con pelo libero orizzontale e parallelo al fondo. Tuttavia, tali procedure presentano limitazioni ed incertezze nella descrizione dei processi idrologici di piena, specialmente se si considera il caso di piccoli bacini idrografici non strumentati. Pertanto, attraverso l’implementazione di modelli statistici ed idrologici, l’obiettivo della ricerca è di sviluppare una procedura integrata di progetto per il dimensionamento delle opere, in grado di perseguire il principio del massimo tornaconto, il quale prevede la massimizzazione del beneficio riducendo i costi. Da un lato, gli eventi idraulici saranno quantificati e descritti in termini probabilistici al fine di individuare le aree interessate dagli eventi alluvionali, dall’altro lato verranno valutati gli effetti di laminazione ed il danno atteso in funzione della tipologia di beni esposti, anche attraverso l’impiego di modelli socio-economici.

Partners: Università degli Studi di Napoli Federico II; Università degli Studi della Basilicata; Università degli Studi della Tuscia

Gruppo di ricerca: Salvatore Manfreda, Cinzia Albertini, Domenico Miglino

Budget complessivo: 260.000,00 €

Il caso di studio

Il caso di studio oggetto di indagine è il bacino idrografico del rivo San Pietro interamente compreso nel Comune di Castellammare di Stabia in Provincia di Napoli (Figura 1). Trattasi di un piccolo bacino costiero, paradigmatico per l’elevato rischio idraulico a cui è sottoposto. Il rivo San Pietro, caratterizzato da un regime torrentizio, ha origine dai Monti Lattari e sfocia nel Golfo di Castellammare di Stabia. L’area totale contribuente è modesta (~3.10 Km2), tuttavia le pendenze del bacino sono elevate (pendenza media ~83%), ed i tempi di risposta molto brevi (tempo di corrivazione minori di 1 ora). Inoltre, il centro urbano in prossimità della sezione di chiusura è caratterizzato da un forte densità di popolazione, sottoponendo il bacino a continui fenomeni di allagamento.

Figura 1. Il caso di studio di Castellammare di Stabia (Napoli, Italia).

PRODOTTI DELLA RICERCA:

Albertini, C., D. Miglino, V. Iacobellis, F. De Paola, S. Manfreda, Flood-prone areas delineation in coastal regions using the Geomorphic Flood IndexJournal of Flood Risk Management, e12766, 2021. [pdf]

Manfreda, S., D. Miglino, and C. Albertini, Impact of detention dams on the probability distribution of floods, Hydrology and Earth System Sciences,25, 4231–4242, (doi: 10.5194/hess-25-4231-2021), 2021 [pdf]

Albertini C., D. Miglino, G. Bove, M. De Falco, F. De Paola, A.  M. Dinuzzi, A. Petroselli, F. Pugliese, C. Samela, A. Santo, G. Speranza, S. Manfreda, METODO PROBABILISTICO-GEOMORFOLOGICO PER L’OTTIMIZZAZIONE DEL DIMENSIONAMENTO DI UNA CASSA DI ESPANSIONE IN LINEA SECONDO IL PRINCIPIO DEL MASSIMO TORNACONTO, Giornate di Idrologia 2021.

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