SPRINT – IT

Strategie -integrate per la PRevenzione e il monitoraggio del RIschio incendi

Scopo: Negli ultimi anni il territorio della Basilicata è stato interessato da numerosi incendi e molti di questi hanno colpito aree in cui vigono regolamenti di tutela e protezione. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegro in Basilicata rappresenta un’area del territorio lucano che custodisce un importante serbatorio di biodiversità da proteggere e salvaguardare ed è sottoposto a misure di controllo da parte di enti e istituzioni regionali e nazionali. In questo studio rappresenta un’ottimale “test site” per il monitoraggio degli incendi attraverso l’impiego di metodologie e strumenti innovativi a disposizione delle comunità scientifiche. Tra gli strumenti attualmente più utilizzati per tali scopi, il Remote Sensing è tra i più adatti poichè consente di ricavare, a larga scala, informazioni qualitative e quantitative sull’ambiente e sugli oggetti mediante misure della radiazione elettromagnetica da parte di sensori posti a distanza, in uno spettro di analisi molto ampio. L’impiego di tecniche investigative in remoto è di larga diffusione e abbraccia svariate tematiche. Lo sforzo rispetto a tale utilizzo è rappresentato dal fatto che le immagini fotografate dal satellite non possono essere impiegate tal quale ma necessitano di un accurato processamento in grado di correggere errori geometrici, radiometrici ed effetti legati alla copertura nuvolosa. Obiettivo del progetto è la definizione di una metodologia integrata, esportabile e low-cost che consenta un monitoraggio pro-attivo del rischio incendio in aree protette con l’utilizzo di dati open source da satellite, grazie ai quali, con la messa a punto di indici di vegetazione calibrati sui dati rilevati a terra, sarà possibile individuare con rapidità le aree percorse e quantificare la reale severità del danno. L’analisi multitemporale delle immagini satellitari consentirà, inoltre, di stimare la capacità naturale di recovery delle burned areas e dunque i livelli di resilienza delle diverse formazioni vegetali. L’approccio proposto fornirà importanti indicazioni sulla eventuale necessità di interventi di instauro/recupero delle aree percorse da incendi, sui tempi e sulle modalità operative in relazione alle tipologie vegetazionali colpite.

Partners: Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo (CGIAM); Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM); Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata (FARBAS); Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagoegro (PAL)

Gruppo di Ricerca Unibas:

Prof. Salvatore Manfreda, Coordinatore del gruppo di ricerca e responsabile scientifico del DICEM

Ph.D. Teresa Pizzolla, PostDoctoral Researcher, esperto in analisi e modellazione ambientale.

Ph.D. Luciana Giuzio, Collaboratore a progetto esperto in analisi del rischio idrgeologico e idraulico.

Attività:

Prodotti: Il gruppo di ricerca del DICEM, partner scientifico all’interno del progetto, sta sviluppando una procedura per la definizione di un algoritmo per la produzione di mappe di rischio incendio e indicatori derivati, a partire da immagini satellitari “open source” riprese dal satellite Landsat 8 con I sensori OLI (Operational Land Manager). L’impiego di immagini satellitari, opportunamente processate, ha consentito di derivare  indici caratteristici (NBR – Normalized Burned Index e NDVI – Normalized Differencial Vegetation Index) per lo studio delle aree percorse da incendi e per la valutazione dell’attività fotosintica della vegetazione e quindi della sua capacità di recovery a seguito dell’evento, studiando la risposta spettrale delle superfici investigate. Per la validazione della procedura le immagini satellitari sono state calibrate sulle aree percorse dagli incendi verificatisi nella Regione Basilicata nell’ultimo decennio. Le informazioni sugli eventi sono state reperite dalle reti di monitoraggio presenti sul territorio lucano e per ciascun comune è stato proiettato il perimetro di estensione dell’incendio sulle immagini disponibili. E’ stato quindi costruito un dataset di immagini satellitari fotografate nei periodi di interesse e su queste sono state analizzate le risposte spettrali della vegetazione per la valutazione quali-quantitativa del danno. Sulle mappe prodotte è stata poi condotta un’analisi di sensitività degli indici calcolati usando un algoritmo basato su “Classificatori binari lineari”; questo ha permesso una valutazione di valori soglia di tali indici in grado di consentire una preliminare discriminazione delle aree bruciate a seguito di eventi verificatisi nelle aree di interesse. Tali valutazioni sono ancora in fase di studio e approfondimento e consentiranno di mettere a punto una procedura standardizzata per l’individuazione delle aree percorse da incendio e per la  determinazione dei tempi di recovery della vegetazione danneggiata.

Scheda di Progetto : https://www.esperienzeconilsud.it/sprint/scheda-del-progetto/

Ente Finanziatore: https://www.fondazioneconilsud.it/

Budget: 260.000,00 €