I piccoli sistemi aerei a pilotaggio remoto (SAPR) dotati di una telecamera ottica sono una strategia conveniente per i rilievi topografici. Questi UAS a basso costo possono fornire informazioni utili per la ricostruzione tridimensionale (3D) anche se sono dotati di un sistema di navigazione di bassa qualità. Per garantire la produzione di modelli topografici di alta qualità, è necessaria un’attenta considerazione della modalità di volo e una corretta distribuzione dei punti di controllo a terra. A tal fine, è stato adottato un UAS commerciale per monitorare una piccola diga in terra utilizzando diverse combinazioni di configurazioni di volo e adottando un numero variabile di punti di controllo a terra (GCP). I risultati evidenziano che l’ottimizzazione sia della scelta che della combinazione dei piani di volo può ridurre l’errore relativo del modello 3D entro due metri senza la necessità di includere GCP. Tuttavia, l’utilizzo dei GCP ha notevolmente migliorato la qualità del rilievo topografico, riducendo l’errore nell’ordine di pochi centimetri. L’uso combinato di immagini estratte da due voli, uno con una telecamera montata al nadir e il secondo con un angolo di 20°, si è rivelato vantaggioso per aumentare la precisione complessiva del modello 3D e soprattutto la precisione verticale.

Fig.1 – Dense Point Cloud of an earthen dam in Romania.

Pubblicazione: Manfreda, S., P. Dvorak, J. Mullerova,  S. Herban, P. Vuono,  J.J. Arranz Justel, M. Perks, Assessing the Accuracy of Digital Surface Models Derived from Optical Imagery Acquired with Unmanned Aerial SystemsDrones3(1), 15; (doi: 10.3390/drones3010015), 2019. [pdf]

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